Vezzoni Bruno A. (Cademario)

Nell’epoca dell’architettura come pelle, dell’architettura come immagine, dell’immagine-mercato, dell’architettura come arte visiva, come produzione di immagini, come comunicazione;

ma anche

dell’architetto-creatore, dell’architetto-artista, dell’archistar, della delega di decisioni e responsabilità al costruttore, allo specialista di marketing o a chi altro;

noi ci proponiamo:

di agire per un’architettura che sia etica, poiché l’estetica senza etica non è altro che la rovina dell’architettura (J. Moussafir).

di considerare l’operare dell’architetto una continua ricerca poiché, come afferma Heidegger, in architettura fare è conoscere;

di privilegiare l’Idea, intesa quale fondamento del procedimento logico del progetto e del processo per la strutturazione e la materializzazione della forma, nei confronti di quello para-logico ed empirico della formazione dell’immagine, entità comunque evanescente, indeterminata e immateriale;

di confrontarci a ogni passo con la storia, poiché ogni decisione operativa comporta un giudizio storico sugli avvenimenti precedenti, che giustificano l’operazione da compiere oggi, e ogni giudizio storico, porta implicito un orientamento che si deve far valere in campo pratico;

di reintegrare e ridare dignità a concetti come luogo, spazio, tettonica, costruzione, in assenza dei quali l’architettura non è tale;

di restituire all’architettura la techne, cioè la qualità artigianale che comporta l’integrazione di forma e tecnica, poiché per noi anche il disegno di uno zoccolino battiscopa è ricerca;

di fare del risparmio energetico e del rispetto del mondo naturale un corollario a priori e irrinunciabile e non un argomento di marketing fine a sé stesso;

di considerare aspetti come il controllo dei costi e dei tempi di costruzione premesse indispensabili all’operare dell’architetto e, come tali, etici.

Questa è la filosofia che impronta il lavoro del nostro studio da quarant’anni a questa parte; consideriamo l’esperienza come un valore aggiunto e non come una cosa da vecchi; tuttavia ricerchiamo continuamente il nuovo e l’alternativa, senza però pretendere e affermare che essi siano per definizione migliori.

Operando del senso della famosa definizione di W. Morris, secondo la quale ogni modifica introdotta dall’uomo sulla superficie terrestre è architettura, ci impegniamo in tutti i settori dell’attività professionale, dai piccoli ai grandi progetti, nella progettazione a nuovo come nella ristrutturazione dell’esistente e nel restauro di edifici storici, ma anche in attività collaterali come la direzione dei lavori, la rappresentanza del committente, l’esecuzione di perizie tecniche e di diritto della costruzione.